Ratei Attivi

I ratei attivi sono quelle quote di ricavi che, pur di competenza dell’anno in corso, saranno riscosse in un esercizio futuro. La loro registrazione avviene in fase di chiusura di bilancio, in riferimento a prestazioni la cui manifestazione finanziaria avverrà nell’esercizio successivo. I ratei attivi sono, quindi, operazioni d’integrazione, cioè scritture d’assestamento che si contabilizzano alla fine dell’esercizio, per integrare la parte di un ricavo che si manifesterà in futuro.

La loro finalità è quella di permettere il rispetto del principio di competenza, che impone di contabilizzare costi e ricavi nel loro periodo di maturazione e non solamente al momento dell’effettiva manifestazione finanziaria (incasso o pagamento che sia).

Non molte operazioni possono generare un rateo attivo, il caso più frequente è rappresentato dagli interessi attivi incassati posticipatamente. Sono registrazioni ricorrenti nelle realtà finanziarie e bancarie, mentre sono meno usuali per imprese commerciali o produttive.

La concessione ad un cliente del pagamento posticipato per una fattura è un esempio di come si può originare un rateo attivo, perché, ovviamente, a seguito di questo differimento di pagamento, si pattuisce un interesse attivo. Questo slittamento temporale sposterà l’incasso nell’anno successivo, ma la quota d’interesse maturata nell’anno in corso dovrà comunque essere registrata tramite un rateo attivo.

In bilancio, troviamo i ratei attivi tra le Attività Patrimoniali, alla voce D dello Stato Patrimoniale disciplinato dal bilancio civilistico.

Calcolare Un Rateo Attivo

Esempio: si concede ad un cliente la dilazione di sei mesi per il pagamento di una fattura datata 01/09. Nel periodo trascorso tra l’emissione ed il pagamento si maturerà un interesse pari, ipoteticamente, a 1.200 €. Alla scadenza della dilazione, in data 28 febbraio dell’anno successivo, si verificherà un incasso posticipato di 1.200 . Per effettuare il calcolo della quota di interessi da imputare all’anno in corso, è necessario conteggiare i giorni complessivi e quelli relativi alla quota di competenza dell’anno corrente.

  • Presupponendo l’estensione di 30 giorni per ogni mese, la durata totale del periodo sarà di 180 giorni;
  • Per l’anno corrente, la durata del periodo di competenza, sarà di 120 giorni.

A questo punto, per calcolare il rateo attivo si va ad applicare la seguente formula dei ratei attivi:

Interessi maturati, cioè RICAVO x (GIORNI DI COMPETENZA / GIORNI TOTALI).

Per cui, nell’esempio, il RATEO ATTIVO sarà:

1.200 x (120 / 180) = 800.
Il risultato così ottenuto di 800€ indica il valore di interessi attivi da imputare all’anno in corso in quanto di competenza.
Ricapitolando: gli Interessi Attivi Totali sono 1.200 €; il Rateo Attivo 800 €; mentre la restante parte (400 €) sarà di competenza dell’esercizio successivo.

Ratei Attivi Nelle Scritture Contabili

Utilizzando il precedente esempio, a livello contabile, la trascrizione del rateo attivo in bilancio avviene in diversi passaggi:

  1. La prima fase è l’integrazione del ricavo, che avviene in data 31/12 con due passaggi:
  • si calcola la quota di “interessi attivi” di competenza dell’anno corrente e si registra il relativo importo;
  • lo stesso importo si registra in Dare del mastrino “ratei attivi”.
DataContiDareAvere
31/12RATEI ATTIVI€ 800,00
31/12INTERESSI ATTIVI€ 800,00
  • La seconda fase sarà la chiusura del bilancio di esercizio, in data 31/12.

L’operazione di chiusura è volta a:

  • La chiusura di tutti i mastrini;
  • La redazione del mastrino dello Stato Patrimoniale (naturalmente con il pareggio dei valori in Dare e Avere);
  • La redazione del mastrino del Conto Economico, arrivando al calcolo del risultato d’esercizio.

Per cui, nei vari passaggi, il mastrino “ratei attivi” si chiude e l’importo si trasferisce nell’Attivo di Stato Patrimoniale.

DataContiDareAvere
31/12STATO PATRIMONIALE€ 800,00
31/12RATEI ATTIVI€ 800,00

                Il mastrino “interessi attivi” si chiude, trasferendo l’importo nei Ricavi del Conto Economico.

DataContiDareAvere
31/12INTERESSI ATTIVI€ 800,00
31/12CONTO ECONOMICO€ 800,00
  • Apertura bilancio a nuovo.
    In data 01/01 avviene la riapertura del bilancio, che in sostanza comporta l’accensione dei mastrini di Stato Patrimoniale, precedentemente chiusi al 31/12.
    Essendo l’operazione contraria a quella di chiusura, si accende il conto “ratei attivi”, riaperto in Stato Patrimoniale.
DataContiDareAvere
01/01RATEI ATTIVI€ 800,00
01/01STATO PATRIMONIALE€ 800,00
  •  Rilevazione del ricavo intero.

Al 28/02, al momento dell’incasso del ricavo, i ratei attivi esauriscono la loro utilità.                              Con la riscossione della somma totale si registrano le seguenti operazioni:

DataContiDareAvere
28/02CREDITI VS CLIENTI€ 1.200,00
28/02RATEI ATTIVI€ 800,00
28/02INTERESSI ATTIVI € 400,00
  •  Riscossione del credito.

Con la registrazione dell’incasso si chiude il credito.

DataContiDareAvere
28/02BANCA C/C€ 1.200,00
28/02CREDITI VS CLIENTI€ 1.200,00

In conclusione, i Ratei Attivi:

  • sono operazioni di integrazione, volte al rispetto del principio di competenza;
  • servono ad integrare la quota dei ricavi di competenza dell’anno corrente;
  • al termine dell’anno vengono chiusi e collocati nelle attività di stato patrimoniale;
  • all’inizio del nuovo anno il loro mastrino va riaperto, per poi chiuderlo al termine del periodo a cui fa riferimento.

F.R.

Posted on 27 Dicembre 2023 in Contabilità

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