Risconti Attivi e Passivi

Tutti i Principi Contabili redatti dall’OIC, Organismo Italiano di Contabilità, hanno lo scopo di interpretare le norme di legge in materia di contabilità, per tradurle in linee guida e indicazioni pratiche, utili per il corretto adempimento a tutti obblighi contabili. Il Principio Contabile OIC 18 tratta in modo dettagliato di ratei e risconti e ne va a definire il concetto e le modalità di determinazione delle quote di competenza, con formule e criteri per il loro calcolo, oltre a fare riferimento alla loro funzione e classificazione all’interno del bilancio, sia esso in forma ordinaria, abbreviata e per le microimprese.

L’OIC 18 dà le seguenti definizioni:

  • “I risconti attivi rappresentano quote di costi che hanno avuto manifestazione finanziaria nel corso dell’esercizio in chiusura o in precedenti esercizi, ma sono di competenza di uno o più esercizi successivi. Essi rappresentano la quota parte dei costi rinviata ad uno o più esercizi successivi.
  • I risconti passivi rappresentano quote di proventi che hanno avuto manifestazione finanziaria nel corso dell’esercizio in chiusura o in precedenti esercizi ma sono di competenza di uno o più esercizi”.

Lo stesso principio contabile evidenzia che “la contropartita nel Conto Economico dell’iscrizione di un risconto trova collocazione a rettifica dei correlati proventi e costi già contabilizzati. La rettifica così attuata produce la diretta riduzione dell’onere o del provento originariamente rilevato in modo che, nel Conto Economico, emerga la sola quota di competenza dell’esercizio”.
La rilevazione di un risconto può avvenire in varie situazioni: quando un contratto inizia in un esercizio e termina in quello successivo, oppure se il costo o il ricavo è contrattualmente dovuto in via anticipata rispetto a prestazioni comuni a due esercizi, oppure quando l’entità del risconto varia con il trascorrere del tempo.

In bilancio, l’applicazione del risconto può subire variazioni a seconda dei casi, che si tratti di bilancio in forma abbreviata o bilancio delle microimprese:

1) Risconti attivi e passivi nel bilancio in forma abbreviata

La trascrizione dei risconti nel bilancio in forma abbreviata, è disciplinata dall’articolo 2435 c.c.: la voce Risconti attivi dell’Attivo (voce D) può essere ricompresa nella voce CII dell’Attivo “Crediti”, mentre la voce Risconti passivi del Passivo (voce E) può essere ricompresa nella voce D del Passivo “Debiti”.

L’art. 2427, comma 1, n. 1 c.c., fa indirettamente riferimento alla valutazione dei risconti attivi e passivi, stabilendo che “in Nota Integrativa si deve indicare, oltre a quanto stabilito da altre disposizioni: i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei valori non espressi in origine in moneta avente corso legale nello Stato.”

Perciò in Nota Integrativa andranno riportate tutte le informazioni riguardanti i criteri valutativi per i risconti.

2) Risconti attivi e passivi nel bilancio delle microimprese

Nel bilancio delle microimprese troviamo le stesse semplificazioni permesse per il bilancio in forma abbreviata, come disciplinato dall’articolo 2435 ter del c.c..

Per quanto riguarda la Nota Integrativa, il Codice Civile stabilisce che le microimprese siano esonerate dalla redazione della stessa, qualora nello Stato Patrimoniale siano presenti tutte le informazioni previste dal primo comma dell’art. 2427 n. 9) e 16).

A livello contabile, le scritture dei risconti possono essere spiegate attraverso esempi pratici.

Esempio 1 
In data 01/09 la Società Y incassa un fitto attivo annuale, con pagamento anticipato di 30.000 €.
La quota di ricavo relativa al periodo che va dal 01/01 al 31/08 dell’anno successivo è di competenza di questo successivo esercizio e pertanto andrà sospesa una quota ricavo al 31/12 dell’anno in corso.
La quota sarà così calcolata: 30.000 € / 12mesi x 8 mesi = 20.000 € (Risconto passivo).

Libro giornale
Data Conti Descrizione Dare Avere 
31/12FITTI ATTIVIsospesi fitti 01/01-31/08€ 20.000,00 
31/12RISCONTI PASSIVIsospesi fitti 01/01-31/08 € 20.000,00

A questo punto avviene, per l’anno trascorso, la chiusura dei conti a Stato Patrimoniale, che consiste nella chiusura di tutti i conti che sono ancora accesi, dopo l’epilogo dei costi e dei ricavi al Conto Economico. Nel caso in esame: conti accesi ai valori economici di reddito sospesi come i risconti.

I conti vengono fatti confluire nel conto transitorio “Stato Patrimoniale” con il seguente criterio: 

• in Dare si chiudono le attività.

• In Avere si chiudono le passività e il Capitale Netto.

Perciò le scritture di epilogo in partita doppia, che permettono la chiusura generale dei conti, dovranno essere così riportate:

Data Conti Descrizione Dare Avere 
31/12RISCONTI PASSIVI FINALIchiusura di fine esercizio€ 20.000,00 
31/12SP FINALEchiusura di fine esercizio € 20.000,00

All’inizio di ciascun esercizio amministrativo i conti relativi a tutte le attività e passività dell’impresa devono essere riaperti, perciò, analizzando le scritture per l’anno successivo, si avranno i valori attivi accesi in Dare, i passivi ed i componenti di Patrimonio Netto in Avere.

Questa la scrittura che permette la riapertura del conto risconti passivi:

Data Conti Descrizione Dare Avere 
01/01SP INIZIALEriapertura dei saldi nel nuovo esercizio€ 20.000,00 
01/01RISCONTI PASSIVI INIZIALIriapertura dei saldi nel nuovo esercizio € 20.000,00

Al momento della riapertura dei conti, tra le passività risultano i risconti, valori che, al termine dell’esercizio precedente, avevano la funzione di integrare o rettificare componenti positivi e negativi di reddito.
La regola impone che tutti i costi e tutti i ricavi integrati alla fine del periodo amministrativo poiché di competenza, al momento dell’apertura del nuovo esercizio non possono essere mantenuti in bilancio, perché relativi all’anno precedente. Occorre, perciò, rettificarli tramite operazioni di storno.
In altri termini, i costi e i ricavi presunti, integrati in un dato esercizio, devono essere eliminati dal Conto Economico dell’esercizio successivo, in quanto non risultano più di competenza. Allo stesso tempo, i valori che in un dato anno sono stati sospesi, all’avvicendarsi dell’esercizio successivo, divengono economicamente di competenza. È necessario, quindi, integrarli. Dopo aver riaperto tutti i conti, si procede allo storno dei valori accesi a risconti. Queste, pertanto, le scritture in partita doppia:

Libro giornale
Data Conti Descrizione Dare Avere 
01/01RISCONTI PASSIVIoperazione di storno€ 20.000,00 
01/01FITTI ATTIVIoperazione di storno € 20.000,00

Esempio 2

In data 01/09 la Società Y paga 3.000 € per il premio annuale dell’Assicurazione furto e incendio relativa allo stabilimento.
La quota di costo relativa al periodo dal 01/01 al 31/08 dell’anno successivo sarà il risconto attivo, in quanto di competenza dell’anno successivo.
La quota sarà così calcolata: 3.000 € / 12mesi x 8mesi = 2.000 € (Risconto attivo).

Libro giornale
Data Conti Descrizione Dare Avere 
31/12RISCONTI ATTIVIpremi assicurativi 01/01-31/08€ 2.000,00 
31/12PREMI ASSICURATIVIpremi assicurativi 01/01-31/08 € 2.000,00

In chiusura di esercizio e con la relativa riapertura:

Data Conti Descrizione Dare Avere 
31/12SP FINALEchiusura€ 2.000,00 
31/12RISCONTI ATTIVI FINALIchiusura € 2.000,00
Data Conti Descrizione Dare Avere 
01/01SP INIZIALEriapertura€ 2.000,00 
01/01RISCONTI ATTIVI INIZIALIriapertura € 2.000,00

Per lo storno definitivo:

Data Conti Descrizione Dare Avere 
01/01RISCONTI ATTIVIoperazione di storno€ 2.000,00 
01/01PREMI ASSICURATIVIoperazione di storno € 2.000,00

Esempio 3
Un contratto di leasing prevede il versamento di un maxicanone, ancora in corso al 31/12.
Il maxicanone corrisponde ad un canone iniziale, chiamato così perché di importo maggiore dei canoni successivi.
In data 01/09 la Società Y stipula un contratto di leasing alle seguenti condizioni:

  • maxicanone iniziale 8.000 € pagato al 01/09
  • 36 canoni mensili di 2.500 € ognuno, a partire dal 01/10

Calcoli da effettuare al 31/12:

Maxicanone€ 8.000,00
2.500,00 € x 36 mesi€ 90.000,00
Totale€ 98.000,00

Canone medio di competenza
Totale canoni euro 98.000 / Mesi totali 37= € 2.648,65

Maxicanone€ 8.000,00
Canoni pagati al primo anno 2.500 € x 3mesi€ 7.500,00
Totale canoni pagati al primo anno€ 15.500,00
Canoni di competenza primo anno 
2.648,65 € x 3mesi€ 7.945,95
Differenza di costo da sospendere (Risconto attivo) € 7.554,05

Tali calcoli vanno effettuati al termine di ogni esercizio.

Nel libro giornale occorre rilevare:

Libro giornale 
Data Conti Descrizione Dare Avere 
31/12RISCONTI ATTIVICanoni non di competenza€ 7.554,05 
31/12CANONI DI LEASINGCanoni non di competenza € 7.554,05

Questa, nell’esercizio successivo, la scrittura in partita doppia a seguito di chiusura e riapertura:

Data Conti Descrizione Dare Avere 
01/01RISCONTI ATTIVICanoni non di competenza € 7.554,05
01/01CANONI DI LEASINGCanoni non di competenza € 7.554,05

F.R.

Posted on 27 Dicembre 2023 in Contabilità

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